“Evangelio del Día” es una página web católica, en unos 15 idiomas (en español: Evangelizo, www.evangelizo.org), dirigida por Pino Merlonghi. Además de colgar diariamente el Evangelio de la Misa, edita el “Santo del Día”. El lunes 28 de noviembre 2012 aparecerán nuestros Mártires en esa página. Ya puede leerse aquí la edición italiana:
Beati
Francisco Esteban e 21 compagni Misionari OMI
e Cándido Castán, laico, Martiri
Beati Francisco Esteban Lacal
e 21 compagni Missionari O.M.I.
e Cándido Castán San José, laico
MARTIRI † 1936
La persecuzione religiosa in Spagna,
verificatasi nel corso degli anni ‘30, ha raggiunto tristemente il suo apice
nei primi mesi della Guerra Civile spagnola, da luglio a dicembre del 1936, e
si è prolungata, senza perdere la sua efferatezza, fino al marzo del 1939.
Nel 1961, il sacerdote e giornalista
Antonio Montero Moreno, nella sua tesi dottorale “Storia
della persecuzione religiosa in Spagna” presenta una statistica di 6832 ecclesiastici sacrificati durante tale
persecuzione: 12 vescovi, 4172 sacerdoti; 2365 religiosi e 283 religiose.
Anche in quel tempo così difficile,
i Missionari Oblati, continuavano a svolgere la loro preziosa opera pastorale,
iniziata nel quartiere della stazione di Pozuelo de Alarcon (Madrid), nel 1929.
Esercitano il servizio di cappellani in tre comunità di religiose, collaborano
anche nelle parrocchie vicine, insegnano catechismo e la loro corale interviene
nelle celebrazioni liturgiche.
Allora scoppia la sanguinosa guerra
civile, un conflitto combattuto, dal luglio 1936 all’aprile 1939, dai
nazionalisti anti-marxisti e d'ispirazione di destra contro i "Republicanos"
composti da truppe governative e sostenitori filo-marxisti della Repubblica
spagnola: una guerra lacerante che terminerà con la sconfitta della causa
repubblicana e darà il via alla dittatura del generale nazionalista Francisco
Franco.
In questa temperie l’attività
religiosa degli Oblati di Pozuelo comincia a dare fastidio ai comitati
rivoluzionari (socialisti, comunisti e sindacalisti, laicisti radicali) del
quartiere.
I "frati" (così li chiamano) hanno la "colpa" di animare la vita religiosa
nella zona. La comunità degli Oblati non si lascia però intimidire: intensifica
le misure di prudenza, così come le iniziative per diffondere serenità e calma,
sempre con la particolare attenzione a non rispondere agli insulti provocatori.
Il programma di formazione spirituale e intellettuale prosegue, anche perché,
sebbene le minacce rivoluzionarie si facciano sempre più aggressive, i
superiori oblati non immaginano che la situazione possa diventare così grave e
drammatica come invece lo sarà.
Il contesto degenera a partire dal
20 luglio 1936, quando giovani socialisti e comunisti scendono in piazza e
danno fuoco a chiese e conventi, in particolare a Madrid. I miliziani di
Pozuelo assaltano la cappella del quartiere della stazione, portano in piazza
gli ornamenti e le immagini e li incendiano, così come bruciano la stessa
cappella. Due giorni dopo, un nutrito contingente di miliziani, armati di
fucili e pistole, irrompe nel convento, arresta i religiosi (sono 38) e li
rinchiude in un piccolo locale. I prigionieri hanno subito la sensazione che la
morte sia vicina. E non si sbagliano.
Il giorno
24, alle 3 del mattino, avvengono le prime esecuzioni. Nessun interrogatorio, nessun pseudo-tribunale,
nessuna difesa. Semplicemente chiamano sette di quei religiosi (ai quali si
aggiungerà un laico, Cándido Castán San José, padre di famiglia) e li separano
dagli altri.
Questi primi condannati a morte sono:
Juan Antonio Pérez Mayo - Sacerdote, Professore di Filosofia e formatore
Nato a Santa Marina del Rey (León)
il 18 novembre 1907. Età: 29 anni.
Manuel Gutiérrez Martín - Oblazione perpetua. Suddiacono
Nato a Fresno del Río (Palencia) il
1°gennaio 1913. Età: 23 anni.
Cecilio Vega Domínguez - Oblazione perpetua. Suddiacono
Nato a Villamorde Órbigo(León) l’8
settembre 1913. Età: 23 anni.
Juan Pedro Cotillo
Fernández - Oblazione
perpetua nel 1935
Nato a Sierode la Reina (León) il 1°
maggio 1914. Età: 22 anni.
Pascual Aláez Medina - Prima Oblazione nel 1935
Nato a Villaverdede Arcayos(León)
l’11 maggio1917. Età: 19 anni.
Buono e fiducioso, incapace di far
del male a chiunque, non sopportava che altri lo facessero.
Francisco Polvorinos Gómez
- Oblazione perpetua ritardata, a
causa del servizio militare
Nato a Calaveras de Arriba (León) il
29 gennaio1910. Età: 23 anni.
Justo González Lorente - Prima Oblazione nel 1933, pronto per la perpetua
Nato a Villaverdede Arcayos(León) il
14 ottobre 1915. Età: 21 anni.
Cándido Castán San José - Laico, padre di famiglia, militante, cattolico.
Nato a Benifayó (Valencia) il 5
agosto 1894. Età: 42 anni.
Cristiano coerente, Presidente della
Confederazione Nazionale degli Operai Cattolici.
Fu ucciso con il primo gruppo di
Martiri Oblati. Aveva due figli, 15 e 8 anni.
Vengono
fatti salire sulle auto e portati al martirio: Casa de Campo di Madrid.
I religiosi rimasti nella cella
improvvisata dedicano il tempo di attesa alla preghiera. Ma l’ultimo atto della
loro esistenza non si compie subito: inaspettatamente, il giorno seguente
vengono liberati.
Dopo tre mesi di nascondigli e
clandestinità, però, sono nuovamente arrestati. In carcere soffrono una lenta e
atroce agonia di fame, freddo, terrore e minacce. I pochi sopravvissuti
racconteranno della loro eroica sopportazione: quelle settimane di pene le
affrontano in un costante e impressionante clima di carità reciproca e di
preghiera silenziosa. Fino al mese di novembre, quando, per la maggior parte di
loro, giunge la fine di quel calvario.
Il giorno 7
novembre vengono giustiziati :
José Vega Riaño - Sacerdote, Professore di Teologia e formatore
Nato a Siero de la Reina (León) il
19 marzo 1904. Età: 32 anni.
Serviliano Riaño Heerrero
- Prima Oblazione nel 1933
Nato a Prioro (León) il 22 aprile
1916. Età: 20 anni.
Il 28
novembre tocca ad altri tredici. Sempre senza alcuna denuncia, giudizio, difesa, spiegazioni; nulla di
nulla, nemmeno inscenato o simulato: solo l’annuncio dei loro nomi da
altoparlanti. Vengono condotti a Paracuellos de Jarama, e lì fucilati :
Francisco Esteban Lacal - Superiore Provinciale di Spagna -
Nato a Soria l'8 febbraio 1888. Età:
48 anni.
Vicente Blanco Guadilla - Superiore della comunità oblata di Pozuelo
Nato a Frómista (Palencia) il 5
aprile 1882. Età: 54 anni.
Gregorio Escobar García - Ordinato sacerdote il 6 giugno 1936
Nato a Estella (Navarra) il 12
settembre 1912. Età: 24 anni.
Juan José Caballero
Rodríguez - Prossimo
all’Ordinazione sacerdotale
Nato a Fuenlabradade los Montes (Badajoz) il 5 marzo 1912. Età: 24 anni.
Publio Rodríguez Moslares
- Oblazione perpetua nel 1935
Nato a Tiedra (Valladolid) il 12
novembre 1912. Età: 24 anni.
Justo Gil Pardo - Oblazione perpetua. Suddiacono
Nato a Lukin (Navarra) il 18 ottobre
1910. Età: 26 anni.
Ángel Francisco Bocos
Hernández - Fratello
Coadiutore, religioso, professo dal 1901
Nato a Ruijas-Valderrible
(Cantabria) il 27 gennaio 1883. Età: 53 anni.
Marcelino Sánchez
Fernández - Fratello
Coadiutore, religioso, professo dal 1928.
Nato a Santa Marina del Rey (León)
il 30 dicembre 1910. Età: 26 anni.
Impegnato in vari servizi domestici,
generoso e delicato con tutti. Amava ardentemente il Rosario.
José Guerra Andrés - Prima Oblazione nel 1932
Nato a León il 13 novembre 1914.
Età: 22 anni
Daniel Gómez Lucas - Prima Oblazione nel 1935
Nato a Hacinas (Burgos) il 10 aprile
1916. Età: 20 anni.
Justo Fernández González -
Prima Oblazione nel 1935
Nato a Huelde (León) il 2 novembre
1916. Età: 20 anni.
Clemente
Rodríguez Tejerina - Prima Oblazione nel 1935
Nato a Santa Olajade la Varga
(León), il 23 luglio 1918. Età: 18 anni.
Eleuterio Prado Villarroel
- Fratello Coadiutore, religioso,
professo dal 1935.
Nato a Prioro (León) il 20 febbraio
1915. Età: 21 anni.
Tutti muoiono perdonando i
carnefici, e, nonostante le torture psicologiche subite durante la crudele
prigionia, nessuno perde la fede, né si lamenta di avere abbracciato la
vocazione religiosa.
Non è stato possibile ottenere
informazioni di testimoni oculari sul momento dell’esecuzione di questo gruppo
di 13 O.M.I. Soltanto il becchino dichiarò: « Sono
completamente convinto che il 28 novembre 1936 un sacerdote chiese alle milizie
che gli permettessero di dire addio a tutti i suoi compagni e dar loro
l’assoluzione. Grazia che gli fu concessa. Una volta che ebbe terminato,
pronunziò ad alta voce queste parole: “Sappiamo che ci uccidete perché siamo
cattolici e religiosi. Lo siamo. Tanto io che i miei compagni vi perdoniamo di
cuore. Viva Cristo Re!”».
Queste furono le ultime parole del Provinciale degli Oblati.
Francisco Esteban Lacal e 21
compagni, Missionari Oblati di Maria Immacolata, ed un laico, Cándido Castán San
José sono stati beatificati il 17 dicembre 2011 nella cattedrale di Santa María
la Real de la Almudena, nel cuore di Madrid. La cerimonia eucaristica è stata presieduta dal Card. Angelo Amato S.D.B.,
prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, che rappresentava Papa
Benedetto XVI.
Alla cerimonia, che ha avuto luogo
nell'anno commemorativo del 150° anniversario della morte del fondatore della
Congregazione, Charles-Joseph-Eugène de Mazenod
(1782-1861), canonizzato dal Beato Giovanni Paolo II (Karol Józef Wojtyła,
1978-2005) il 3 dicembre del 1995, hanno partecipato il Padre Generale degli
Oblati, numerosi membri della Congregazione, inoltre il Card. arcivescovo di
Madrid, Antonio María Rouco Varela, il Card. Antonio Cañizares Llovera, 21
vescovi di vari Paesi e 72 sacerdoti concelebranti.
No hay comentarios:
Publicar un comentario